Modo di Insegnare di un vero Maestro Reiki ( Yoga Reiki Studio Gayatri Monza natyan )
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Modo di Insegnare di un vero Maestro Reiki ( Yoga Reiki Studio Gayatri Monza natyan )
Qualunque forma di Insegnamento non deve servire per aumentare la vanità del sapere o per riempire la mente di informazioni e appesantirla. Ogni lezione deve dare l’opportunità di migliorare il proprio carattere.
Non semplice informazione, quindi, bensì trasformazione positiva di se stessi.
Quante volte ci capita di leggere i vari curriculum sicuramente ingigantiti per poter attrarre l’attenzione?
Ciò accade quando si è in cerca di clienti.
Il bello dell’Insegnare non è rincorrere qualcuno per poterlo vedere come una nuova “entrata economica”.
Il bello dell’Insegnare è mettersi a disposizione per condividere con gioia le proprie conoscenze con chiunque sia felice di condividerle.
Il Libro della Vita è un Insegnamento che va vissuto e sperimentato. Per quanto noi possiamo sfogliare migliaia di pagine che descrivono le proprietà e le qualità dello zucchero, finchè non lo avremo assaggiato non potremo mai conoscere la dolcezza del suo sapore.
Ammassare teoria nella mente senza farne l’esperienza diretta è come pensare di conoscere la bellezza di una montagna solo per averla vista in fotografia.
Intelligenza e Sapere sono due cose ben differenti.
La vera Intelligenza consiste nel desiderio di utilizzare il proprio Sapere a beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Potremmo imparare tutte le arti del mondo, ma se non le utilizzeremo per la felicità di tutti sarà come non avere imparato nulla.
La nostra mente è come se fosse divisa a metà.
Una parte di noi ci dice che dobbiamo avere tutto organizzato e disciplinato, tutto incasellato e schematizzato. Questo è più che giusto.
Ma quando l’altra parte, che tende alla fantasia, ai sogni, all’immaginazione e alla creatività viene soppressa dall’estremismo organizzativo, il Cuore si spegne, perde poesia e diventa arido.
Abbiamo bisogno con urgenza “di Insegnamenti” che possano aiutarci “ad aprire il Cuore” e farlo finalmente tornare a volare.
L’Unico Vero Maestro è la nostra Coscienza.
Ogni volta che andiamo contro di Essa, infatti, ci sentiamo male perchè avviene un frizionamento doloroso interiore.
Spesso, però, non ci accorgiamo di quel che accade dentro di noi.
Allora abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi il Cammino Interiore, affinchè possiamo imparare al più presto ad ascoltare il Richiamo Luminoso del nostro Cuore.
Il Maestro esterno ha l’unico scopo di insegnarci la Strada che conduce al Maestro interno già presente in noi, ma di cui non siamo ancora consapevoli.
Diplomi, attestati, lauree, riconoscimenti e tanta carta con timbri e sigilli. Non si può dire che non servano. Ma quando diventano l’espressione di uno sfoggio esteriore sarebbe meglio non avere nessuna certificazione che non sia quella di un Cuore desideroso di apportare benessere alla Società e agli Individui. Nessun attestato contiene in se stesso l’Anima di chi l’ha ottenuto.
Non è per mezzo di un pezzo di carta che potremo dimostrare il nostro Amore, bensì attraverso pensieri, parole ed azioni che si incidano indelebilmente nel Cuore della gente.
Se attraverso l’accumulo del sapere teorico abbiamo perso la capacità di valutare le cose con semplicità e scivoliamo nelle ragnatele mentali che ci procurano un linguaggio contorto, allontanandoci dalla spontaneità e dal Cuore delle persone, abbiamo studiato vanamente. Il vero Insegnante è colui che prima ancora di parlare è capace di Ascoltare. E quando finalmente Parla, ha un unico scopo, non fare sfoggio del proprio sapere, bensì agevolare il Cammino a coloro che non sanno più a chi appoggiarsi per poter proseguire; fino a vedereli con gioia Camminare da soli.
Insegnare significa tornare un po’ bambini. Occorre entusiasmo, curiosità, condividere profondità con la necessaria spensieratezza per far si che la Conoscenza venga assimilata con leggerezza e gradualità. Siamo già oberati di impegni, di appuntamenti fissi giornalieri e di calcoli continui; l’apprendimento deve perciò diventare un’occasione per poter apprendere cose utili in piena soddisfazione. Ogni parola che sgorga dal Cuore dell’Insegnante deve fluire nell’Anima dell’Allievo come un piccolo dolce alito di vento.
Un bravo Insegnante non parla a tutti allo stesso modo.
Deve sapersi adeguare al linguaggio di chi ascolta.
Ognuno ha un proprio modo di recepire la Conoscenza e ciò è dovuto alle proprie esperienze passate.
Quando un Allievo non capisce, è l’Insegnante stesso che deve porsi per primo la domanda: “In che modo devo cambiare il mio modo di esprimermi affinchè io mi possa far comprendere?”
Nel vocabolario del bravo Insegnante non esiste la frase: “Non hai capito!” Esiste piuttosto: “In che modo devo migliorare il mio linguaggio affinchè io possa penetrare il tuo Cuore e farti percepire ciò che desidero comunicarti?”
Un vero Insegnante è capace, nel tempo, di diventare “inutile” poichè mette gli Allievi nelle condizioni di non avere più bisogno di una guida, di un punto di riferimento.
Un Insegnante che sia “sempre utile” è la dimostrazione di una “creazione di dipendenza”.
Egli invece ti mostra la Strada e ti aiuta a percorrerla con le tue stesse gambe.
Quando saprai camminare da solo, il rapporto Allievo-Insegnante non cesserà, ma non sarà più una relazione di bisogno, bensì di affetto e reciproca gratitudine. (natyan)
Non semplice informazione, quindi, bensì trasformazione positiva di se stessi.
Quante volte ci capita di leggere i vari curriculum sicuramente ingigantiti per poter attrarre l’attenzione?
Ciò accade quando si è in cerca di clienti.
Il bello dell’Insegnare non è rincorrere qualcuno per poterlo vedere come una nuova “entrata economica”.
Il bello dell’Insegnare è mettersi a disposizione per condividere con gioia le proprie conoscenze con chiunque sia felice di condividerle.
Il Libro della Vita è un Insegnamento che va vissuto e sperimentato. Per quanto noi possiamo sfogliare migliaia di pagine che descrivono le proprietà e le qualità dello zucchero, finchè non lo avremo assaggiato non potremo mai conoscere la dolcezza del suo sapore.
Ammassare teoria nella mente senza farne l’esperienza diretta è come pensare di conoscere la bellezza di una montagna solo per averla vista in fotografia.
Intelligenza e Sapere sono due cose ben differenti.
La vera Intelligenza consiste nel desiderio di utilizzare il proprio Sapere a beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Potremmo imparare tutte le arti del mondo, ma se non le utilizzeremo per la felicità di tutti sarà come non avere imparato nulla.
La nostra mente è come se fosse divisa a metà.
Una parte di noi ci dice che dobbiamo avere tutto organizzato e disciplinato, tutto incasellato e schematizzato. Questo è più che giusto.
Ma quando l’altra parte, che tende alla fantasia, ai sogni, all’immaginazione e alla creatività viene soppressa dall’estremismo organizzativo, il Cuore si spegne, perde poesia e diventa arido.
Abbiamo bisogno con urgenza “di Insegnamenti” che possano aiutarci “ad aprire il Cuore” e farlo finalmente tornare a volare.
L’Unico Vero Maestro è la nostra Coscienza.
Ogni volta che andiamo contro di Essa, infatti, ci sentiamo male perchè avviene un frizionamento doloroso interiore.
Spesso, però, non ci accorgiamo di quel che accade dentro di noi.
Allora abbiamo bisogno di qualcuno che ci indichi il Cammino Interiore, affinchè possiamo imparare al più presto ad ascoltare il Richiamo Luminoso del nostro Cuore.
Il Maestro esterno ha l’unico scopo di insegnarci la Strada che conduce al Maestro interno già presente in noi, ma di cui non siamo ancora consapevoli.
Diplomi, attestati, lauree, riconoscimenti e tanta carta con timbri e sigilli. Non si può dire che non servano. Ma quando diventano l’espressione di uno sfoggio esteriore sarebbe meglio non avere nessuna certificazione che non sia quella di un Cuore desideroso di apportare benessere alla Società e agli Individui. Nessun attestato contiene in se stesso l’Anima di chi l’ha ottenuto.
Non è per mezzo di un pezzo di carta che potremo dimostrare il nostro Amore, bensì attraverso pensieri, parole ed azioni che si incidano indelebilmente nel Cuore della gente.
Se attraverso l’accumulo del sapere teorico abbiamo perso la capacità di valutare le cose con semplicità e scivoliamo nelle ragnatele mentali che ci procurano un linguaggio contorto, allontanandoci dalla spontaneità e dal Cuore delle persone, abbiamo studiato vanamente. Il vero Insegnante è colui che prima ancora di parlare è capace di Ascoltare. E quando finalmente Parla, ha un unico scopo, non fare sfoggio del proprio sapere, bensì agevolare il Cammino a coloro che non sanno più a chi appoggiarsi per poter proseguire; fino a vedereli con gioia Camminare da soli.
Insegnare significa tornare un po’ bambini. Occorre entusiasmo, curiosità, condividere profondità con la necessaria spensieratezza per far si che la Conoscenza venga assimilata con leggerezza e gradualità. Siamo già oberati di impegni, di appuntamenti fissi giornalieri e di calcoli continui; l’apprendimento deve perciò diventare un’occasione per poter apprendere cose utili in piena soddisfazione. Ogni parola che sgorga dal Cuore dell’Insegnante deve fluire nell’Anima dell’Allievo come un piccolo dolce alito di vento.
Un bravo Insegnante non parla a tutti allo stesso modo.
Deve sapersi adeguare al linguaggio di chi ascolta.
Ognuno ha un proprio modo di recepire la Conoscenza e ciò è dovuto alle proprie esperienze passate.
Quando un Allievo non capisce, è l’Insegnante stesso che deve porsi per primo la domanda: “In che modo devo cambiare il mio modo di esprimermi affinchè io mi possa far comprendere?”
Nel vocabolario del bravo Insegnante non esiste la frase: “Non hai capito!” Esiste piuttosto: “In che modo devo migliorare il mio linguaggio affinchè io possa penetrare il tuo Cuore e farti percepire ciò che desidero comunicarti?”
Un vero Insegnante è capace, nel tempo, di diventare “inutile” poichè mette gli Allievi nelle condizioni di non avere più bisogno di una guida, di un punto di riferimento.
Un Insegnante che sia “sempre utile” è la dimostrazione di una “creazione di dipendenza”.
Egli invece ti mostra la Strada e ti aiuta a percorrerla con le tue stesse gambe.
Quando saprai camminare da solo, il rapporto Allievo-Insegnante non cesserà, ma non sarà più una relazione di bisogno, bensì di affetto e reciproca gratitudine. (natyan)
Re: Modo di Insegnare di un vero Maestro Reiki ( Yoga Reiki Studio Gayatri Monza natyan )
Perfetta visione orientale. Giustissimo.
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